È boom di richieste di mutuo, gli italiani tornano a comprar casa
Continua a crescere l’interesse per l’acquisto di un’abitazione Complici i prezzi bassi e gli spread bancari in calo. Secondo il bollettino trimestrale la Bussola di Crif e MutuiSupermarket.it.
Stefania Aoi
Crescono le richieste di mutuo per comprare casa. Quelle presentate agli istituti di credito sono aumentate del 60 per cento nei primi nove mesi di quest’anno. E dopo cinque trimestri di continui segni meno, anche nelle richieste raccolte online, ecco che si registra una prima inversione di tendenza nel terzo trimestre di quest’anno. Merito della crescente fiducia nella ripresa economica, dei prezzi degli immobili che sono in calo e delle offerte di mutuo, sempre più attraenti e vantaggiose.
È quanto si legge nella Bussola Mutui, il bollettino trimestrale della società bolognese Crif, specializzata in informazioni creditizi, e MutuiSupermarket.it. I migliori spread per un mutuo nel secondo trimestre erano di un 1,7 per cento (per quello a tasso variabile) e un 1,3 per cento (a tasso fisso). Nel terzo trimestre sono scesi all’1,6 per cento e all’1,1 per cento. Il trend prosegue in flessione anche in questo quarto trimestre. A queto si aggiunge il calo dei prezzi degli immobili residenziali, dell’1,9 per cento nel terzo trimestre. Una riduzione che segue una precedente flessione del 2,5 per cento.
“Del resto i prezzi mostrano un calo ininterrotto da quattro anni”, commenta Stefano Magnolfi, direttore Real Estate Services di Crif. Che avverte: “Il trend decrescente si sta però attenuando. Il rallentamento della decrescita in atto segnala un continuo avvicinamento al livello zero, dopo il quale si potrebbe avviare un aumento dei prezzi”. Non è un caso dunque che l’Agenzia delle Entrate abbia registrato una ripresa del numero delle compravendite di abitazione (+8,2 per cento). E se c’è chi ha già comprato, non manca chi invece è alla ricerca dell’immobile giusto. Per trovarlo in genere servono due o tre mesi, e un tempo analogo è necessario per ottenere un mutuo. Il numero di domande presentate agli istituti di credito segna un +59 per cento sui primi nove mesi del 2015 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, che a sua volta già si caratterizzava per un segno positivo.
“Il trend di ripresa – afferma Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it - viene confermato anche dall’aumento di peso della domanda di mutui per l’acquisto casa sul totale delle domande di mutuo raccolte sul canale online, che ad ottobre valeva il 46 per cento delle richieste, contro una media del 36 per cento del secondo trimestre 2015”.
Il mutuo a tasso variabile, continua ad andare per la maggiore per via della stabilizzazione delle condizioni sul mercato. Nel terzo trimestre il mutuo a tasso variabile rappresentava oltre la metà delle richieste (il 58 per cento). In calo rispetto al secondo trimestre del 2014, quando rappresentava il 73 per cento. Ma più di quanto pesava nel secondo trimestre di quest’anno (50 per cento).
Rispetto al passato chi accende un mutuo lo fa per un importo più contenuto. A inizio 2010, l’importo medio era di poco superiore ai 140mila euro, nel terzo trimestre 2015, nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito da parte del sistema bancario, l’importo si aggira attorno ai 122mila euro. Questo non solo per via dei prezzi più ridotti, ma anche perché chi può tende ad accollarsi il minor numero di rate possibile.
Leggi anche
La Bce anticipa i tempi e taglia i tassi
Draghi: "Inflazione bassa a lungo"
continua a leggereAste immobiliari in corso
-
Appartamento, TRIESTE#1030339027BASE D'ASTA
359.500 € -
Appartamento, CECINA#1030339426BASE D'ASTA
92.000 €