Casa, in Europa il costo dell’affitto non scende solo a Berlino
Il mercato degli affitti risente degli effetti della pandemia. Con effetti sulle principali capitali europee dove gli italiani amano investire.
Secondo l’ultima analisi del Centro Studi di Abitare Co., che ha monitorato i mercati di Milano, Berlino, Barcellona, Londra e Parigi, rispetto al 2019 quasi in tutte le città prevale una flessione dei canoni. “I lockdown applicati - spiega Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Abitare Co - hanno influito negativamente sui mercati immobiliari locali facendo di fatto crollare la domanda degli affitti che si basava molto su lavoro e turismo. Il calo più drastico ha toccato soprattutto gli affitti brevi”.
Ma ecco i dati.
- Tra le grandi città europee solo Berlino con un canone medio annuo di 138 euro al metro quadro ha mantenuto il segno positivo (+1,2%). Questo grazie soprattutto alle abitazioni di maggior pregio i cui affitti hanno registrato un incremento del +14,8%, portando il valore annuo dei canoni top sopra i 220 euro al metro quadro.
- Per le altre capitali si registrano invece solo variazioni negative: Barcellona è la peggiore con un calo del -8,7% e un canone medio annuo di 177 euro al metro quadro.
- Segue Milano a -4,5% e un canone medio annuo di 221 euro al metro quadro.
- Londra (-3,7%) e Parigi (-2,6%), sono le città che presentano i prezzi più alti, con in media un canone annuo rispettivamente di 310 euro al metro quadro e di 409 euro.
- Se si guarda al periodo pre-Covid, la situazione era differente e il mercato appariva effervescente in tutte le cinque capitali europee: a Milano gli affitti erano aumentati del +11,4%, a Parigi del +8,9%, a Londra del +5,4%, a Barcellona del +9,8% e a Berlino del +6,3%.
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